La matematica dell'amore: Alla ricerca dell'equazione della vita by Hannah Fry

autore:Hannah Fry [Fry, Hannah]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Sociology, General, Psychology, Essays, Mathematics
ISBN: 9788858680100
Google: O4yqCQAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2015-06-03T22:00:00+00:00

Nell’intero corso della sua vita, un uomo uscirà con una serie di donne. Per via del loro aspetto, della loro intelligenza o del loro status sociale, alcune di loro saranno candidate «forti» con cui sistemarsi, mentre altre lo saranno di meno. L’uomo sceglierà di chiedere la mano a una delle donne in base a quanto gli piace, ma anche in base a quanto la donna si sforza di conquistare il suo affetto.

Inquadrato in questo modo, il gioco delle coppie diventa l’equivalente matematico di ciò che avviene in un particolare tipo di asta, dove gli offerenti presentano le loro proposte in buste sigillate e nessuno sa quanto hanno offerto gli altri. La teoria parte con due offerenti che gareggiano per lo stesso lotto: quello forte ha accesso a un sacco di fondi, l’altro, più debole, ha un budget limitato.

Nel caso dello scapolo, il lotto è l’uomo. L’offerente forte è la donna affascinante, intelligente, esuberante; l’offerente debole è la donna meno attraente (in qualunque modo si voglia misurare la bellezza) e con un budget di fascino più limitato. Puntano entrambe allo stesso uomo, e nessuna delle due sa quanto si sta impegnando l’altra.

Potreste pensare che l’offerente forte abbia le migliori chance di vincere l’uomo, eppure nelle aste reali è spesso l’offerente debole a portarsi a casa il premio, un fenomeno che è stato oggetto di ampi studi nel quadro della teoria dei giochi.

Come per il caso precedente, anche qui8 la teoria diventa in alcuni punti complessa, ma le idee che ne emergono possono comunque aiutarci a capire il motivo per cui ci sono così tante splendide trentenni in competizione per un ridotto bacino di buoni partiti.

Quando un’offerente debole si imbatte in un uomo che le piace, è probabile che ce la metta tutta per attirare la sua attenzione; dal canto opposto, è meno probabile che un’offerente forte, sicura di rappresentare una buona scelta per qualunque uomo, decida di impegnarsi al massimo, sapendo che probabilmente dietro l’angolo c’è un uomo migliore che l’aspetta.

Cogliendo il disinteresse da parte della donna più attraente, l’uomo si sistemerà quindi con quella che gli concede maggiori attenzioni e che riesce così a toglierlo dal bacino degli scapoli disponibili.

All’inizio le cose procedono senza problemi, ma via via che l’asta (ossia la vita) va avanti e i lotti vengono vinti dalle offerenti deboli, emerge una situazione in cui restano solo pochi uomini di un certo livello e un numero molto più grande di donne belle e intelligenti – le offerenti forti – che pescano tutte nello stesso bacino sempre più piccolo.

Il risultato è il paradosso del buon partito, che porta con sé un messaggio duro ma chiaro: potete essere belle quanto volete, però, se il vostro obiettivo è trovarvi un compagno, non mettetevi a dormire sugli allori.

Tuttavia, prima di rassegnarci all’idea che moriremo da sole e correre a comprarci una schiera di gatti, vale la pena di fermarci un attimo e considerare questi esempi in modo obiettivo. Anche se sul piano matematico sono una chiara e rigorosa applicazione della teoria

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